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PETIZIONE ONLINE al Presidente del Senato On.Ignazio La Russa

 Firma per bloccare l’iter parlamentare del ddl Bazoli-Provenza al Senato, previsto per Settembre, e chiedere che il Governo finanzi il Sistema Sanitario per offrire alle persone sofferenti le cure palliative più innovative, in modo che nessuno debba soffrire fisicamente, e possa conservare intatta la propria lucidità. 

Le persone ammalate gravemente o depresse, lasciate sole, non sono libere di decidere e “scelgono” di morire perchè non sono accudite e amate. Vogliamo una società che abbandona i deboli?                       

Vogliamo  un Servizio Sanitario che incarichi i medici ad aiutare le persone disperate a suicidarsi? Uno Stato che non prevede per i medici l’obiezione di coscienza?  

Uno Stato che si rispetti non dovrebbe aiutare le persone a vivere bene fino alla fine dei loro giorni, supportando le famiglie che ne hanno cura? Certamente sì! Noi vogliamo uno Stato che con il suo Servizio Sanitario  abbia cura di me e di te quando saremo fragili, doloranti e indifesi. 

Vogliamo essere sostenuti non uccisi!

Dobbiamo assolutamente fermare questa deriva morale, bloccare questo Decreto Legge perchè la forza della vita prevalga e vinca anche nella persona più fragile.  Ci sono patologie inguaribili, ma non incurabili. Ribadiamo il concetto che  ogni persona ha diritto ad essere curata con dedizione, amore e competenza.

Noi vogliamo questo e se anche tu la pensi così, firma questa petizione, tutti insieme fermeremo, bloccheremo l’avanzamento della morte legale in Italia.

PROVITA&FAMIGLIA appoggia la proposta di legge

Bisogna andare di nuovo in Comune a firmare…

È invece del Comitato “Una firma per la vita”, il cui responsabile è Nicola Di Matteo, la proposta di legge intitolata «Diritto alla vita, reddito di maternità, sostegno ai sofferenti» che mira a riconoscere a tutti il diritto di nascere e di essere curati, istituisce un reddito di maternità per le donne italiane non abbienti e vieta ai medici di praticare aborto ed eutanasia.

Entrambe le raccolte terminano nel mese di giugno: tutte le persone di buona volontà possono quindi entro quella data recarsi in Comune a firmare o contattare i promotori per collaborare nell’organizzazione della raccolta firme.

Sul sito www.unafirmaperlavita potete trovare tutte le informazioni necessarie. 

La proposta di legge in questione è molto semplice, breve (solo 4 articoli), ma molto ricca di contenuti.

Quanto all’inizio vita, riconosce «il diritto universale e inalienabile di ogni essere umano a nascere, fermo restando il diritto di ogni gestante alle cure necessarie alla tutela della propria vita, anche laddove comportassero come effetto indiretto la morte del nascituro». 

Prevede l’istituzione di un «reddito di maternità di mille euro al mese per i primi otto anni di vita del figlio, rinnovabili alla nascita di un secondo figlio, vitalizi alla nascita del quarto figlio o di un figlio disabile»: tale provvidenza spetta alle madri italiane non abbienti.

Quanto al fine vita, riconosce a ciascuno il diritto «a non essere mai e per nessuna ragione soppresso. Al disabile grave sono garantite le cure e il sostegno economico per far concretamente fronte alla propria condizione».

Impone ai medici il divieto di somministrare «farmaci mortali» e di procurare in qualsiasi modo l’aborto. «Chi infrange questa norma è radiato dalla professione medica e punito con la reclusione da sei a dodici anni».

Infine, la proposta si premura di reperire i fondi necessari per coprire il reddito di maternità e il sostegno ai disabili: «quantificati in 5 miliardi di euro annui con risparmi da portare a riserva, sono prelevati dal cespite del bilancio dello Stato che prevede l’innalzamento di spesa per armamenti e difesa militare».

Direi che dobbiamo muoverci e andare a firmare!

https://www.provitaefamiglia.it/blog/bisogna-andare-di-nuovo-in-comune-a-firmare