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PETIZIONE ONLINE al Presidente del Senato On.Ignazio La Russa

 Firma per bloccare l’iter parlamentare del ddl Bazoli-Provenza al Senato, previsto per Settembre, e chiedere che il Governo finanzi il Sistema Sanitario per offrire alle persone sofferenti le cure palliative più innovative, in modo che nessuno debba soffrire fisicamente, e possa conservare intatta la propria lucidità. 

Le persone ammalate gravemente o depresse, lasciate sole, non sono libere di decidere e “scelgono” di morire perchè non sono accudite e amate. Vogliamo una società che abbandona i deboli?                       

Vogliamo  un Servizio Sanitario che incarichi i medici ad aiutare le persone disperate a suicidarsi? Uno Stato che non prevede per i medici l’obiezione di coscienza?  

Uno Stato che si rispetti non dovrebbe aiutare le persone a vivere bene fino alla fine dei loro giorni, supportando le famiglie che ne hanno cura? Certamente sì! Noi vogliamo uno Stato che con il suo Servizio Sanitario  abbia cura di me e di te quando saremo fragili, doloranti e indifesi. 

Vogliamo essere sostenuti non uccisi!

Dobbiamo assolutamente fermare questa deriva morale, bloccare questo Decreto Legge perchè la forza della vita prevalga e vinca anche nella persona più fragile.  Ci sono patologie inguaribili, ma non incurabili. Ribadiamo il concetto che  ogni persona ha diritto ad essere curata con dedizione, amore e competenza.

Noi vogliamo questo e se anche tu la pensi così, firma questa petizione, tutti insieme fermeremo, bloccheremo l’avanzamento della morte legale in Italia.

DIRITTO ALLA VITA, REDDITO DI MATERNITÀ, SOSTEGNO AI SOFFERENTI

Proposta di legge di iniziativa popolare
DIRITTO ALLA VITA, REDDITO DI MATERNITA’, SOSTEGNO AI SOFFERENTI

Visti gli articoli 1, 3, 29 e 37 della Costituzione repubblicana, oltre al testo del giuramento di Ippocrate fondante la professione medica, la seguente legge dispone quanto segue:

Art. 1: La Repubblica riconosce il diritto universale e inalienabile di ogni essere umano a nascere, fermo restando il diritto di ogni gestante alle cure necessarie alla tutela della propria vita, anche laddove comportassero come effetto indiretto la morte del nascituro. Per le madri cittadine italiane prive di sostegno economico è previsto su richiesta un reddito di maternità di mille euro al mese per i primi otto anni di vita del figlio, rinnovabili alla nascita di un secondo figlio, vitalizi alla nascita del quarto figlio o di un figlio disabile.

Art. 2: La Repubblica riconosce il diritto universale e inalienabile di ogni essere umano, una volta concretizzato il suo diritto alla nascita, a non essere mai e per nessuna ragione soppresso. Al disabile grave sono garantiti le cure e il sostegno economico per far concretamente fronte alla propria condizione.

Art.3: Coloro che esercitano la professione medica non possono somministrare, neppure se richiesti, farmaci mortali e similmente a nessun donna possono fornire supporto chirurgico o farmacologico (fatta salva l’eccezione prevista all’articolo 1) per provocare un aborto. Chi infrange questa norma è radiato dalla professione medica e punito con la reclusione da sei a dodici anni.

Art.4: I fondi per il reddito di maternità e per il sostegno alla disabilità grave, quantificati in 5 miliardi di euro annui con risparmi da portare a riserva, sono prelevati dal cespite del bilancio dello Stato che prevede l’innalzamento di spesa per armamenti e difesa militare al 2% del Pil. Tale innalzamento, previsto in 13 miliardi di euro annui a regime, è ridotto a 8 miliardi di euro.

(Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 302 del 29.12.2023)